L’abbandono, la perdita, l’ansia che attanaglia il cuore. Si riesco a capirvi: so cosa state provando da quando è finita anche la quarta stagione di Game of Thrones. So che sarà dura aspettare per un altro lunghissimo anno (poveri figli dell’estate). Ma nell’attesa provate a colmare questo abisso con Halt and Catch Fire.
Ambientato nel 1983, come si può dedurre dal titolo (spiegato anche nelle prime scene), ha a che fare con l’informatica e nella fattispecie racconta le vicende di tre persone, un visionario, un ingegnere informatico (frustrato) e una giovane programmatrice (genio incompreso) che dal niente vogliono rivoluzionare il mondo, ancora agli albori, del Personal Computing; finendo con lo sfidare anche il pezzo grosso di questo settore, l’IBM (no cari amichetti, Apple ancora era un po’ da sfigati, e no, Microsoft ancora non se la cagava nessuno).
Se non vi fidate di una casa di produzione che vi ha regalato Mad Men e Breaking Bad, vi snocciolerò un paio di motivi per cui, secondo me dovreste vederlo:
- Lo spirito Geek: sono costanti i riferimenti all’informatica applicata, al mondo del design e dell’architettura dei pc, così come alla progettazione e alla scrittura di codici. Voglio dire… state leggendo un blog che si chiama “Agenda Geek”… dai, eh…
- Lo stile: se è vero che l’ambiente retrò sa di già visto (specie confrontandolo con Mad Men), la sceneggiatura riesce a mantenere la trama avvincente e non stantia, compito non facile parlando di un mondo contemporaneo e al tempo stesso distante, legato ad un argomento che in pochi possono dire di conoscere davvero; ma soprattutto mostrandocene anche aspetti non scontati e niente affatto idilliaci.
- La colonna sonora: ragazzi, spacca! Se c’è una cosa che rende superba questa serie è il perfetto inserimento delle canzoni dei primi anni ottanta, senza scadere nel ridicolo . In più esaltano sia il concetto di “altro tempo” che il personaggio della giovane programmatrice ribelle anti sistema che non a caso è bionda come il buon Billy Idol.
Arrivato al terzo episodio (il primo è andato in onda il 2 giugno) mi ha subito conquistato, mettendomi in soggezione per i vari aspetti con cui viene affrontato il mondo dei pc e cosa c’è dietro a quelle innovazioni che noi oggi diamo per scontate.
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